mashriq / arabia / iraq | community struggles | news report Thursday October 03, 2013 17:55 by Ilan S. – Ahdut, Anarchists Against the Wall, ainfos ilan at shalif dot com Tel Aviv
Il detto cinese “Viviamo tempi interessanti” si è recentemente materializzato nella nostra regione. Il soprendente disinnesco della questione delle ami chimiche siriane e del programma nucleare iraniano ha esposto Israele a maggiori pressioni da parte dell’Europa. Nonostante il relativo boom economico, la popolazione israeliana ed ancor più quel vessato “ceto medio”, vittima dell’applicazione delle misure neoliberiste, stanno iniziando ad esprimere il loro risentimento. I media non fanno altro che scrivere dell’emigrazione di persone del ceto medio il cui nazionalismo è stato gradualmente eroso dal neoliberismo e dalla paura per il prezzo della occupazione ad oltranza. Non è questo un contesto da lotta unitaria, ma richiede ulteriore impegno per attivisti già esausti. Sebbene non al loro massimo, sono proseguite le settimanali manifestazioni unitarie con l’impegno della resistenza palestinese contro gli sgomberi striscianti.
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Palestina-Israele, imminente campagna europea BDS contro gli insediamenti: è la lotta unitaria che prosegue*
Ateismo diventa materia scolastica in Irlanda
A circa 16.000 studenti alle elementari nelle scuole non a gestione religiosa saranno offerti corsi in ateismo, mentre gli altri potranno fare corsi in internet e app per smartphone.
In una mossa storica, gli atei irlandesi hanno conquistato il diritto di insegnare ai ragazzi della repubblica che dio non esiste.
Il primo curriculum ateo della storia, destinato a migliaia di ragazzi nelle scuole elementari in Irlanda, è stato redatto dall’associazione Atheist Ireland per un sistema scolastico che è stato dominato storicamente dalla gerarchia della chiesa cattolica.
A partire dal settembre 2014, i ragazzi delle scuole non a gestione religiosa potranno studiare l’ateismo come parte del corse base sull’etica e sistemi di credenza.
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Palestina-Israele, la lotta unitaria sabota gli sforzi israeliani nel procedere con gli sgomberi striscianti.
Lo sgombero dei Palestinesi dal confini del 1948 non è mai stato completato. Però tuttora continua con modalità più soft e più striscianti. Con la conseguenza di un generalizzato stato di oppressione e di maltrattamenti che ha portato all’emigrazione di molti palestinesi cristiani dal nord del paese. Un’altra conseguenza è il graduale sgombero dei Beduini del sud impegnati nella lotta unitaria nel villaggio di Arakib e contro il decreto Farber. All’interno dei confini del 1967 gli sforzi per gli sgomberi si concentrano nella Valle del Giordano a danno delle comunità di pastori del sud, in particolare a Susia. Altre notizie provengono dalle lotte unitarie contro il recinto della separazione – Bil’in, Ni’ilin, etc., e dalla presenza di avanposti di coloni con invasione di terreni appartenenti ai villaggi di Beit Ommar, Nabi Saleh e Qaddum. Ultimissime: “In una registrazione, si ode Mubarak sostenere che circa 6 mesi prima della sua caduta, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu gli parlava di un piano da prendere in considerazione in cui si prevedeva lo spostamento della popolazione palestinese dalla Striscia di Gaza alla Penisola del Sinai.”
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PROGRAMMA DELLA 6a VETRINA DELL’EDITORIA ANARCHICA E LIBERTARIA,
per i giorni 4-5-6 ottobre 2013,al Teatro Obihall (ex Teatro Tenda) Via Fabrizio De André (angolo Lungarno Aldo Moro).
FIERA ANARCHICA DEI LIBRI 2013
Nel 2010, nella città bilingue di Biel / Bienne, ha avuto luogo per la prima volta il Salone anarchico del libro. Con circa 500 visitatori, più di due dozzine di espositori e resentazioni sulla teoria e la pratica dell’anarchismo, l’avvenimento è stato un grande successo. Sulla base di questa esperienza è stato deciso di organizzare il Salone del libro sulla frontiera linguistica anche nel 2011. Nel 2012, il salone si è ingrandito : si è svolto durante l’Incontro internazionale dell’anarchismo a St-Imier e occupava la metà di una pista di hockey su ghiaccio. Erano presenti espositori da più di dodici paesi di otto lingue diverse. Il popolare Salone del libro avrà luogo anche quest’anno. Questa volta, di nuovo nel suo luogo abituale nel cuore di Biel / Bienne e un po’ più tardi del solito, dal 20 al 22 settembre.
20. – 22. settembre 2013, Biel-Bienne (Svizzera)
per informazioni:
www.buechermesse.ch | info(a)buechermesse.ch
Palestina-Israele, gli attivisti della lotta unitaria di fronte alla repressione dei tribunali
mashriq / arabia / iraq | community struggles | news report Wednesday September 18, 2013 15:30 by Ilan S. – AAtW, ainfos, ex-Matzpen ilan.shalif at gmail dot com Tel Aviv
Le forze di stato israeliane non si limitano nella loro violenza alla repressione delle azioni dirette e nemmeno ai villaggi dove avvengono le azioni dirette. Cercano anche di coinvolgere il sistema giudiziario militare e civile, puntando ad ulteriori danni, pagamento di cauzioni, ordinanze di restrizione a lungo e breve termine, condanne a brevi periodi di carcere e persino fino a 18 mesi per gli attivisti palestinesi. Parecchie dozzine di palestinesi sono stati assassinati durante le azioni dirette non armate. Molti Palestinesi e circa una dozzina di israeliani sono rimasti seriamente feriti. Centinaia di migliaia di sicli per spese in avvocati e cauzioni sono stati pagati ed ancora tanti sono dovuti. Molti partecipanti alla lotta unitaria sono ormai esauriti, ma coloro che hanno iniziato da poco la lotta unitaria ed i molti che ne fanno parte da anni ancora resistono.
Gli attivisti di Anarchici Contro il Muro con alcuni sostenitori hanno ricordato l’operazione militare Piombo Fuso contro Gaza di 4-5 anni fa, hanno fatto dei giorni di carcere ed ora assolti.
http://972mag.com/baseless-accusations-activists-acquit…8708/
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Crisi siriana: tra intervento militare e lotta per l’autodeterminazione
A partire dal marzo 2011, è in corso in Siria un processo rivoluzionario. Il popolo è insorto contro il sanguinario regime fascista di Bashar al-Assad e contro il Partito Ba’ath. Non essendo né un “complotto imperialista”, né un “complotto islamista” e nemmeno un “complotto sionista”, questa rivoluzione popolare sta dentro quella più globale rivolta contro il capitalismo, per la giustizia e la libertà, che si è sviluppata tra gli oppressi e gli sfruttati dall’Egitto alla Cina, dalla Russia alla Turchia, dall’Europa al Brasile, dalla Tunisia alla Siria.
Di tutto questo, e delle implicazioni per la politica internazionale, parleremo durante l’iniziativa:
“Crisi siriana: tra intervento militare e lotta per l’autodeterminazione”,
domenica 15 settembre a Fano, alle ore 16.00
presso il Centro di Documentazione “Archivio Franco Salomone“, Piazza Capuana 4 nell’incontro-dibattito organizzato da Alternativa Libertaria/FdCA che vede la partecipazione di esponenti dell’associazionismo di base arabo in Italia.
Sul sito FdCA.it, e su anarkismo.net è possibile consultare materiale tradotto in lingua italiana sulla situazione in Siria
Crema. Il sindaco Stefania Bonaldi e il brivido dell’ignoranza e delle buone maniere
Succede a Crema, che dopo più di sessantanni si ripeschi dai magazzini del comune la statua del re, che in questo caso è Vittorio Emanuele II che per alcuni è re galantuomo.
E’ singolare che dopo più di sessantanni dalla scomparsa della monarchia, per volere dei cittadini attraverso un referendum si rimetta in piazza la statua di un re e ad inaugurarla sia una giunta di centrosinistra (sic).
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ILVA UN ANNO DOPO
1500 lavoratori degli stabilimenti della Riva- acciai, e non sappiamo quanti sono i lavoratori dell’indotto, sono stati secondo la dicitura cara alla FIAT “messsi in libertà”.
In sostanza gli stabilimenti della riva-acciai situati nel nord italia sono stati chiusi: la più classica delle SERRATE.
Una serrata, termine ottocentesco, effettuata da padroni che risultano imputati di disastro ambientale, sottrazione di capitali, corruzione ecc. e che dopo un anno agiscono impunemente, con la copertura mai spezzata del malaffare statale, giocando sulla pelle dei lavoratori e cercando di mettere i lavoratori di questi stabilimenti del nord contro i lavoratori di Taranto.
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