Comunicato della AWU sulla situazione in Ucraina

 

categoryrussia / ukraine / belarus | miscellaneous | press release authorThursday February 20, 2014 21:22author by Autonomous Workers Union – AWU Segnalare questo messaggio alla redazione

 Comunicato sulla situazione in Ucraina da parte della AWU (Autonomous Workers Union). “Questa non è la nostra guerra ma la vittoria del governo può significare la sconfitta dei lavoratori. E la vittoria dell’opposizione non promette niente di buono.”

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“Froci”

“Froci”, è la scritta discriminatoria e sessista, di inequivocabile stampo squadrista che mani vigliacche hanno tracciato sulla vetrina dell’info-shop di Fano alcuni giorni fa. Un fatto grave che vuole colpire direttamente ciò che l’info-shop rappresenta: la politica e la cultura fatta in maniera libera ed autogestionaria. E’ l’ennesima testimonianza di un quadro sociale e politico che si sta impoverendo sul piano delle speranze di libertà e si arricchisce ogni giorno di più della logica della forza. Un fatto che si lega allo sgombero “manu militari” della Casa de Nialtri di Ancona, questa volta guidato da un’amministrazione d’attacco che sa solo reprimere bisogni a fronte di una città che sta scivolando verso l’impoverimento economico e sociale.  Al pari di ciò che sta accadendo nelle Marche dove la chiusura delle fabbriche, la disoccupazione e l’aumento della povertà genera solo guerre fra bande politiche (PD, FI, NCD, Lega …), fra poveri (migranti e italiani), destrutturazione dei sistemi sanitari (sindaci contro sindaci a contendersi posti letto ospedalieri), appalti di ogni genere utili solo a devastare territori (biogas) e a far soldi facili. Il tutto in un contesto comunitario attonito, incredulo ed incapace di dare una risposta di massa a difesa dei diritti lavorativi e sociali quotidianamente erosi. Nelle Marche dove lo squadrismo fascista di Casa Pound aveva colpito anche a San Benedetto con minacce e percosse ad alcune ragazze. Dal canto nostro però non siamo disposti ad arrenderci alle miserie generate in nome di una crisi infinita utile solo a garantire profitti e poteri ai signori di sempre. Ad Ancona, contro lo sgombero di Casa de Nialtri, sabato scorso centinaia di militanti, compagni, solidali, uomini e donne hanno dato prova di una dignità politica di resistenza che forse rasenta l’utopia di fronte all’arroganza del potere, ma che è anche un chiaro segno di non volersi piegare alla disperazione che costringe sfruttati e proletari a chiudersi in casa (quando ce l’hanno) e subire passivamente. Non aspetteremo inermi l’ennesima chiusura di una fabbrica o di un cantiere o la svendita di contratti di lavoro con la minaccia della delocalizzazione. Non ci faremo intimidire da insulti e azioni squadriste che provengano dalla sottocultura violenta della miseria o del Palazzo. Ogni giorno di più dimostriamo di essere uniti nelle diversità, solidali nella povertà, determinati a conquistare e costruire una società più giusta e libera dalla dittatura del mercato!

 

20 febbraio 2014

 

Centro Studi Libertari “Luigi Fabbri” – Jesi;

Alternativa Libertaria – Fano

Centro di Documentazione “Franco Salomone” – Fano

Circolo Culturale “Ottorino Manni” – Senigallia

Circolo Culturale “Napoleone Papini” – Fano

Archivio Biblioteca “Enrico Travaglini – Fano

Gruppo Anarchico “Kronstadt” – Ancona;

Anarchiche/ci Valcesano

Circolo Anarchico “Sana Utopia” – Perugia

FAI – Federazione Anarchica Italiana: Gruppo “Michele Bakunin” di Jesi, Gruppo “Francisco Ferrer” di Chiaravalle;

FdCA – Federazione dei Comunisti Anarchici: Sez. “Nestor Makhno” Fano – Pesaro;

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FUOCO DI SBARRAMENTO

Di nuovo (ma abbiamo mai smesso di esserlo?) sotto il fuoco di sbarramento dell’oligarchia economica.

 E le forti richieste che arrivano dai banchieri e governi hanno nuovi vassalli da impiegare nella guerra di classe dei ricchi contro i lavoratori ed i ceti meno abbienti, anche in Italia.

Come leggere, senza perdere di vista l’affermazione autoritaria delle scelte del novello  Renzi,  l’evoluzione politico in atto?

Confindustria, e non solo quella di Pordenone con la richiesta di messa in schiavitù dei lavoratori Elettrolux, fa sua per bocca di Squinzi la richiesta di riforme strutturali sul salario, ancora una volta viene additato come troppo oneroso il già misero stipendio dei lavoratori italiani, e quindi una richiesta di deroghe, estendibili a tutti i comparti, come richiesto dal famigerato accordo di CGIL CISL UIL e Confindustria sulle nuove relazioni sindacali, contro  la possibilità di dare un sussidio minimo agli ormai milioni di senza lavoro.

Queste sono le coordinate sul quale si muoverà  la politica renziana, ancora  tagli e privatizzazioni con conseguente aumento della macelleria sociale, riduzione dei salari reali, il tutto fatto in nome della governabilità e di una nuova immagine politica. Coloro che si apprestano a questa nuova operazione sono gli stessi individui, donne e uomini, degli stessi raggruppamenti politici, che ieri hanno condannato alla fame milioni di lavoratori e di pensionati  ed hanno impedito ai giovani di entrare al lavoro, con quel grande genio della politica che è Mario Monti che con la legge Fornero, promossa e voluta dagli stessi attori politici che oggi si apprestano a dare un altro violento colpo alle condizioni di vita della classe operaia, ha distrutto la base solidaristica costruita in decenni di lotte.

Non è successo per caso l’accordo del 10 gennaio, e non ne è estraneo Guglielmo Epifani, che di questa operazione finanziaria scaricata  sulle spalle dei lavoratori  è il terminale governativo.  E mentre  Renzi, ed il suo partito di uomini e donne di cera si apprestano a dare finalmente quel nuovismo all’Italia che risponde solo alle logiche della BCE e dell’accumulazione per esproprio di capitale, è stato facile  dare 10 miliardi di soldi pubblici a banche private con il decreto Imu Bankitalia.

La temperatura politica si può così stabilizzare, una volta  in più riconosciuto l’avversario da colpire, i lavoratori ed i disoccupati, non sarà difficile trovare qualche volontario anche tra le truppe grilline, anche esse  prive di rendita da scandali a buon mercato.

E se qualcosa si  muove nell’opposizione sociale e politica,  e  gli arresti preventivi di ieri a Roma ed a Napoli di decine di attivisti per il diritto alla casa ed al reddito stanno a dimostrare che qualcuno teme la ripresa dell’antagonismo sociale basato su problemi  e proposte reali, a partire dalla giornata di mobilitazione del 22 febbraio prossimo,  il potere deve dimostare che la disperazione delle persone che hanno perso il lavoro e la casa non si può gestire se non in modo autoritario. Quindi una attenta regia cerca di  impedire a colpi di repressione che queste esperienze si leghino in fenomeni collettivi. L’accordo del 10 gennaio ha anche questo segno, impedire ogni  opposizione sindacale che  si possa ancora delineare  per tentare ancora di tenere aperta la speranza di una risposta politica e sociale di classe, della nostra classe, alle condizioni di vita ormai inaccettabili per milioni di persone. Per questo il ricorso alla magistratura che USB ha detto di portare avanti denunciando l’accordo del 10 gennaio come anticostituzionale coglie nel segno, ma è sempre il governo renziano che può spiazzare tutti con una nuova legge sulla rappresentanza che glorifichi di norma e  di fatto l’accordo del 10 gennaio.

Nei posti di lavoro, nelle realtà sindacali ancora in grado di generare conflitto o almeno dissidenza, nelle realtà sociali di lotta e di rivendicazione, in tutte  le situazioni in cui l’intersezione sociale crea coesione di classe e accumulazione di forze proletarie  e popolari, il ruolo  dei comunisti anarchici, dei libertari, dei rivoluzionari è indispensabile perchè la guerra di classe sarà lunga, e quando si vincerà dovremo ricordare a questi signori le buone maniere.

 SN FdCA – febbraio 2014

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Scambio semi

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Argentina: Le onde e il vento… e la ristrutturazione

categoryargentina/uruguay/paraguay | workplace struggles | other libertarian pressauthorTuesday February 18, 2014 13:25author by La Bordo – Bloque Sindical de Base – Bloque Sindical de BaseSegnalare questo messaggio alla redazione

Durante il mese di gennaio, il governo nazionale ha deciso di far sprofondare la svalutazione che era già aumentata nel corso del 2013. Sul fuoco di un aumento generalizzato dei prezzi registrato nell’ultimo trimestre, il governo ha gettato ulteriore benzina con una brusca svalutazione del 20%. L’obiettivo di qualsiasi svalutazione è quello di abbassare i costi domestici in pesos (tra cui quello della manodopera) ed equilibrare i conti pubblici abbassando la spesa pubblica, cosa che in buon criollo si chiama in un solo modo RISTRUTTURAZIONE.

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Comunicato della Federazione Cremonese della FdCA sui fatti di Piazza Fiume

La FdCA cremonese vuole esprimere la sua solidarietà ai compagni che hanno manifestato la sera del 10 febbraio a Cremona contro una manifestazione faziosa che vuole speculare sulla drammacità di un evento come quello delle foibe.
Contro chi  ha la memoria corta e racconta la storia a metà, di chi confonde l’esodo con gli infoibati, dimenticando che le foibe le hanno inaugurate proprio gli amici di chi ha convocato la fiaccolata durante l’occupazione del regime fascista dell’Istria e della Dalmazia e, ciò che successe dopo non è altro che la conseguenza drammatica di un regime che si è imposto con la violenza, dei campi di concentramento italiani in Jugolslavia, dell’imposizione della lingua italiana fino al cambio dei cognomi.

Noi non urleremo mai “viva le foibe” ma la nostra solidarietà va a coloro che hanno manifestato e sono stati caricati ingiustamente dalle forze dell’ordine, contro la strumentalizzazione politica di indefinibili personaggi, ai quali  consigliamo a loro e ai pennivendoli da strapazzo di studiarsi la storia tutta, non solo quella che conviene.
Fed. Cremonese della FdCA
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Palestina-Israele: ancora un’altra settimana di azioni unitarie contro l’occupazione e le deportazioni*

categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorThursday February 13, 2014 17:02author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione

La lotta del villaggio di Ein Hiljeh è continuata fino a giovedì notte. Le forze di stato israeliane hanno perseguitato gli attivisti per tutta la settimana ma, a causa della crescente pressione internazionale, si sono astenuti dal procedere ad arresti persino durante gli sgomberi,  limitandosi a qualche breve fermo. Invece, non hanno risparmiato di picchiare e di ferirne a dozzine. Gli effetti montanti della campagna B.D.S. hanno diffuso il panico tra l’elite israeliana che ha inizato a fare pressioni sul governo per ottemperare alle richieste imperialiste. I media israeliani ne parlano quotidianamente. Continua la lotta dal basso in corso, sebbene non ancora come un tempo. Continua la lotta contro gli sgomberi striscianti – principalmente nella Valle del Giordano, sulle colline sud di Hebron e nel quartiere di Sheikh Jarrah di Gerusalemme Est. L’organizzazione comunista anarchica Ahdut sta aumentando il suo impegno nella lotta unitaria contro l’occupazione insieme agli attivisti popolari di base di Bil’in.

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E’ uscito Alternativa Libertaria di Febbraio 2014

In questo numero:

Internazionale: Ucraina
Economia: TAFTA/TTIP: No grazie
Sindacalismo: Ancora note sul Testo Unico sulla rappresentanza
Sindacalismo: Presidiamo la sicurezza ferroviaria
Repressione: Libertà per i No TAV accusati di terrorismo
Movimento: Complottismo

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Palestina-Israele, la lotta unitaria prosegue più sicura e senza illusioni

 categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorTuesday February 04, 2014 22:04author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione Continua a leggere

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E’ uscito Alternativa Libertaria Sicilia febbraio 2014

In questo numero:
Breve analisi sugli ultimi eventi e sulle mobilitazioni sociali in Brasile, FARJ
Brasile: Anarchismo e lotta contro gli aumenti nei trasporti, CAB

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