Palestina-Israele, ancora un’altra settimana di lotta unitaria in tempi imprevedibili

mashriq / arabia / iraq | community struggles | news report Tuesday July 23, 2013 23:18 by Ilan S. – Anarchists Against the Wall, ainfos.ca ilan at shalif dot com Tel Aviv

I frenetici sforzi delle autorità israeliane per accelerare il trasferimento dei Palestinesi dai confini sia del 1948 che del 1967  si intrecciano con il loro rendersi conto del fatto che la marea sta cambiando. La retorica delle destre e le loro dure azioni somigliano sempre più ad un rituale religioso per esorcizzare una realtà che contraddice. La lotta unitaria prosegue sia con i contadini del sud della Cisgiordania per resistere alle provocazioni dei coloni, sia con i comitati popolari che contestano il recinto della separazione e l’occupazione. Manifestazioni dei Beduini nel sud di Israele, dei contadini in Cisgiordania, a Bil’in, Nabi Saleh, Ni’ilin, Qaddum, Sheikh Jarah. Un altro attivista degli Anarchici Contro il Muro è stato colpito al piede da un proiettile metallico ricoperto di gomma sparatogli da una distanza illegale come documentato da un video. La lotta sociale in Israele  continua con intensità decrescente.
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E’ uscita Alternativa Libertaria di Luglio 2013

In questo numero: 

  • lotte nel territorio;
  • Egitto, Brasile;
  • decreto lavoro;
  • in memoria di Carlo Giuliani.

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Il “nuovo corso” del Vaticano

Le cronache vaticane dimostrano che non era affatto assurdo pensare che le dimissioni di Ratzinger fossero riconducibili alle lotte intestine tra le opposte cordate (in primis l’Opus Dei) che dilaniano la curia romana sulla questione dello IOR, la banca vaticana.

Apparentemente questa sembra una piccola filiale di provincia, eppure il flusso di capitali che passano attraverso tale banca è immenso, si parla di movimenti finanziari dell’ordine di centinaia di miliardi di dollari. E’ tramite questo istituto che si compiono le operazioni più spericolate delle industrie belliche, i riciclaggi di fondi neri provenienti da ogni angolo del mondo, il traffico dei farmaci ecc. Il vantaggio offerto da questa minuscola banca consiste nel fatto che finora è stata totalmente inaccessibile e segreta, non avendo su di sé alcun organo di controllo internazionale, non essendo quotata in borsa ed avendo partnership solo con alcune banche svizzere ed alcuni paradisi fiscali.
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Egitto: nè con la peste clerico-fascista, nè con l’ira dei militari!

north africa | miscellaneous | press release Monday July 08, 2013 20:11 by Relations internationales – CGA
Per più di 2 anni, in Egitto la contro-rivoluzione ha assunto il potere nella forma duale dello Stato e della borghesia. Da un lato, i Fratelli Musulmani, che rappresentano la ruota di scorta della borghesia mercantile e degli Stati occidentali per prevenire un’eventuale rivoluzione sociale, si erano presi la gestione degli affari sociali. [Français]

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Le strade in Egitto sono più forti delle urne elettorali

press release Friday July 05, 2013 17:46 by Alternative libertaire – AL

Due anni e mezzo dopo l’estromissione di Hosni Mubarak, le strade d’Egitto sono tornate a farsi sentire. Mohamed Morsi è stato estromesso dopo un anno di regno e dopo 4 giorni di manifestazioni mai viste nella storia del paese. Gli Egiziani hanno rammentato al mondo che le elezioni non sono un assegno in bianco che esonera gli eletti da qualsiasi vincolo.
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Anarchismo in Egitto – un’intervista da Piazza Tahrir

mashriq / arabia / iraq | anarchist movement | interview Wednesday July 03, 2013 17:17 by Joshua Stephens

Ho conosciuto Mohammed Hassan Aazab agli inizi di quest’anno in una sala da tè di giovani anarchici nel centro del Cairo. L’anniversario della rivoluzione era appena passato con manifestazioni di massa e con l’emergere di una sorta di black bloc in stile occidentale che sembrava non aver niente a che fare con gli anarchici in città.  In quel momento, gran parte degli organismi di base erano impegnati contro la violenza sessuale — in particolare, le aggressioni sessuali di massa che si erano verificate in coincidenza con ogni grande raduno a Piazza Tahrir. Il trauma di tale violenza aveva segnato le manifestazioni ed era emerso anche in quella chiacchierata. Infatti, Aazab mi aveva detto che non si occupava più di manifestazioni e di politica e che si era allontanato dal malfunzionamento della vita quotidiana in Egittto. Poi è arrivato questo 30 giugno. Circa 35 milioni di persone sono in strada per chiedere che i Fratelli Musulmani lascino il potere, solo un anno dopo l’elezione di  Mohammed Morsi. Prima dell’alba dell’1 luglio, sono riuscito a ricontattare Aazab per parlare del suo ritorno alla militanza attiva.

egittoUna tenda anarchica in Piazza Tahrir. (WNV/Mohammed Hassan Aazab)

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Da Taksim a Rio passando per Tahrir, la puzza dei lacrimogeni

international | community struggles | non-anarchist press Sunday June 30, 2013 15:58 by Comrades from Cairo

Da Taksim e Tahrir, dalla Bulgaria al Brasile, noi combattiamo la stessa lotta contro l’oppressione degli Stati che proteggono una ristretta elite di ricchi.

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Breve analisi sugli ultimi eventi e sulle mobilitazioni sociali in Brasile

brazil/guyana/suriname/fguiana | community struggles | opinião / análise Monday July 01, 2013 00:28 by Federação Anarquista do Rio de Janeiro (FARJ) – Integrante da Coordenação Anarquista Brasileira (CAB)

E le proposte socialiste libertarie per la lotta

Le manifestazioni contro gli aumenti nei trasporti hanno scosso il paese ed hanno riportato nuovamente l’azione diretta nelle strade come paradigma di lotta. Hanno anche messo allo scoperto i limiti del governo e del neo-sviluppismo nel saper andare incontro alle aspirazioni dei giovani, dei settori precarizzati della classe lavoratrice e di altri gruppi sociali sfruttati. Le proteste generalizzate hanno ridato vita ad organismi, organizzazioni politiche, movimenti sociali e di lavoratori che hanno conseguito una vittoria significativa con la riduzione del costo dei biglietti in varie città. Anche se la vittoria è parziale ed i suoi frutti vengono manipolati dalle amministrazioni locali (nella maggioranza delle città, i Comuni sovvenzionano le imprese dei trasporti), le proteste in strada, le occupazioni dei viali e la paralisi delle città sono tornati ad essere strumenti di lotta di massa.

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Solidarietà con la Federación Anarquista Gaùcha vittima delle persecuzioni

brazil/guyana/suriname/fguiana | represión / presos | portada Thursday June 27, 2013 19:42 by Organizaciones Anarquistas Internacionales – Varios

Petizione di solidarietà ed adesioni contro la persecuzione in atto in Brasile contro i militanti anarchici e contro la  Federación Anarquista Gaúcha di Porto Alegre (RS)

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A Porto Alegre, lo scorso 20 giugno, circa 15 agenti della Polizia Civile senza nessun mandato di perquisizione hanno fatto irruzione nell’Ateneo Batalha da Varzea, luogo sociale e politico dove ha sede la Federación Anarquista Gaúcha.

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Brasile – documento della Federação Anarquista do Rio de Janeiro (FARJ) – Membro della Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) del 24 giugno 2013

Lottare contro l’aumento delle tariffe con la forza e la volontà delle strade!

brazil/guyana/suriname/fguiana | community struggles | press release Monday June 24, 2013 18:56 by Federação Anarquista do Rio de Janeiro (FARJ) – Member of the Coordenação Anarquista Brasileira (CAB) farj at riseup dot net

Chi trae profitto dall’aumento delle tarffe dei bus? Certamente i padroni delle compagnie dei bus chem oltre ad offrire uno scadente servizio di trasporto pubblico, sono totalmente esenti dalle tasse (PIS/PASEP e COFINS) grazie al governo federale. In altre parole, la compagnie dei bus godono di privilegi e possono aumentare le tariffe allo scopo di fare maggiori profitti… Ma i lavoratori, i disoccupati e gli studenti devono fare quotidianamente i conti con le terribili condizioni del trasporto pubblico a Rio de Janeiro e pure pagare di più! [Português]

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Occupazione di Palácio Tiradentes, sede dell’Assemblea Legislativa di Rio de Janeiro.

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