SCORCIATOIA NAZIONALISTA O AUTODETERMINAZIONE DI CLASSE?

Aumenta incontrastata la pressione del Capitale europeo nei confronti delle classi subalterne del continente, che in una fase di contrazione produttiva e di conseguente riduzione delle risorse, concentra la sua attenzione famelica su più fronti.

Sul fronte del lavoro assistiamo al continuo restringimento delle conquiste e dei diritti acquisiti in decenni di lotte dai lavoratori e dalle lavoratrici, con lo scopo evidente da una parte di ridurre all’osso i costi produttivi, a favore del profitto, e dall’altra di contrastare la risposta, se pur ancora insufficiente, della classe lavoratrice, con il tentativo di espellere dalle fabbriche qualsiasi forma di reale dissenso, specialmente se esso veste i panni rappresentativi dell’autorganizzazione e dell’autonomia di classe. Tale attacco si traduce in espansione del lavoro non contrattato, aumento degli orari lavorativi con basse tutele e bassissimi salari e conseguente aumento dell’ intensità dello sfruttamento.

Intanto continua e s’intensifica l’assalto alle risorse ed ai beni collettivi. Abbiamo visto che fine hanno fatto i referendum sull’acqua: la vittoria elettorale non supportata da una reale dimostrazione di forza nei territori, non è servita ad arrestare la tendenza alla privatizzazione delle risorse collettive. E così come sempre avviene in un periodo di crisi economica e di ulteriore impoverimento delle classi sociali più deboli, i capitalisti aumentano le loro ricchezze con la svendita delle proprietà pubbliche mobili ed immobili; spesso usando la scusa del ripianamento del debito pubblico, nascondendo ad arte che non è nemmeno con delle entrate una tantum che si possono risarcire gli sprechi del parassitismo borghese. Siamo al piglia adesso più che poi, grande esempio di lungimiranza capitalista! La stessa lungimiranza che non fa mollare l’osso del TAV allo Stato e al Capitalismo italiano, pubblico e privato, allettati dai guadagni facili veloci e devastatori, alimentati dalle risorse pubbliche.

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Palestina-Israele, nè il freddo nè la neve potrebbero fermare la lotta unitaria

categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorTuesday December 17, 2013 00:29author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione

Nonostante l’inusuale freddo e la neve, non si sono arrestate le manifestazioni del venerdì contro l’occupazione, contro la repressione e contro gli abusi dei coloni. Gli attivisti israeliani non sono riusciti a raggiungere Qaddum ma erano lì moralmente, mentre Ni’ilin e Bil’in sono più facili da raggiungere, al pari di Sheikh Jarakh dove gli attivisti di Gerusalemme Ovest hanno spalato l’abbondante neve. La lotta dei Beduini e dei loro sostenitori contro gli sgomberi hanno portato al congelamento del Piano Prawer che continua ad essere al centro degli sforzi per far rilasciare i 13 manifestanti di Hura che da due settimane sono ancora in carcere. La lotta contro i campi di concentramento per i profughi africani ha raggiunto un punto di svolta quando circa 150 di loro hanno sfidato il freddo ed hanno iniziato una marcia di 200 km per raggiungere il Parlamento Israeliano a Gerusalemme con il sostegno logistico degli attivisti. In solidarietà con loro, attivisti Beduini del villaggio di Arakib (demolito già 50 volte) hanno deciso di unirsi alla marcia.

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La polizia reprime l’azione degli anarchici cubani

Versione in francese ed in portoghese su: http://i-f-a.org/index.php/it/istruzione/416-la-policia-entraba-la-accion-y-reflexion-de-los-anarquistas-en-cuba

 

A Cuba , la repressione di stato contro gli oppositori sta aumentando . A Cuba gli anarchici stanno lottando per disvelare la funzione della nuova riforma del mondo del lavoro imposta dal governo, progettata per spianare la strada  ad un nuovo modello statale, da stato comunista-capitalista a stato capitalista-liberale.
I nostri compagni anarchici sono stati arrestati , detenuti e licenziati a causa delle loro prese di posizione. Nel l’ultimo periodo , i membri anarchici di Observatorio Critico sono stati minacciati perché continuano a discutere pubblicamente e a denunciare le conseguenze di queste riforme .
Domenica 29 settembre 2013 per esempio , 13 compagni hanno lottato per esprimere queste posizioni  nel parco di El Curita . La polizia è intervenuta impedendo la discussione. Il Partito Comunista e l’Unione dei Lavoratori di Cuba hanno sollecitato pubblici dibattiti , ma solo nei luoghi di lavoro controllati delle istituzioni statali e delle sezioni sindacali.
Un compagno, Isbel Díaz Torres, è stato arrestato. I poliziotti gli hanno riferito che non permetteranno alcuna attività controrivoluzionaria. E’ chiaro quanto siano differenti  i due concetti di rivoluzione : quella della polizia e dello stato che mira a dare continuità all’esercizio del potere , e quella dei compagni che cerca di liberare e socializzare la capacità di autogestione popolare . Un altro compagno , Jimmy Roque , è stato recentemente licenziato.
Queste intimidazioni e l’uso di metodi repressivi devono essere denunciati . Faremo del nostro meglio per aiutare i nostri compagni cubani che stanno affrontando la lotta, sostenendo la loro ricerca della  “rivoluzione nella rivoluzione” .

 

INTERNAZIONALE DELLE FEDERAZIONE ANARCHICHE (IFA) 2 dicembre 2013

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Destra, forconi, forze di stato sulle barricate della reazione

Nulla di strano. Tutto quello che sta accadendo era facilmente prevedibile. La discesa in piazza dei padroncini diseredati e dei ceti medi colpiti dalla crisi e dall’aumento delle tasse sta avendo un successo previsto.

L a crisi della rappresentanza politica, o meglio l’impossibilità di organizzare gli interessi di ampi settori sociali falcidiati dalla crisi e dalle ricette neoliberiste sta producendo i suoi effetti.
Tentazioni barricadiere cercano incautamente di inserire “i forconi” sociologicamente nella lotta contro lo Stato oppressore, altri adducono che ogni cambiamento epocale, come quello della ristrutturazione capitalistica in atto, genera inevitabilmente turbolenze. Agli analisti di un risico lineare ed improbabile, bisogna ricordare che la rivoluzione sociale comunista e libertaria che abbiamo in mente e nei cuori, è e resta il lato propositivo dello sviluppo rivoluzionario.

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Palestina-Israele, convegno mensile delle lotte unitarie a Nabi Saleh*

categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorTuesday December 10, 2013 04:13author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione

La lotta unitaria degli Anarchici Contro il Muro con i comitati popolari dei villaggi che insiste con le settimanali lotte unitarie venne promossa per la prima volta quando si organizzò un comitato unitario che diede inizio alle prime sporadiche lotte. Questo mese si è svolta un’altra assise di promozione con un convegno mensile di tutti gli attivisti coinvolti – questa volta a Nabi Saleh. Questa settimana, visto l’intensificarsi degli sforzi israeliani per sgomberare i palestinesi, la lotta si è incentrata sul Piano Praver che prevede la deportazione immediata di un 40mila Beduini dentro i confini del 1948. Ci sono state manifestazioni in varie località israeliane che hanno radunato migliaia di manifestanti ad Hura e nella regione abitata dai Beduini. La lotta sociale all’interno di Israele che è stata di bassa intensità negli ultimi 2 anni, appare riprendere vigore.

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Melissa Sepúlveda “Una delle sfide più importanti è quella di porsi come vera alternativa”

categorybolivia / peru / ecuador / chile | education | portadaauthorThursday December 05, 2013 19:15author by José Antonio Gutiérrez D.Segnalare questo messaggio alla redazione

melissa

Melissa Sepúlveda, presidente della Federación de Estudiantes de la Universidadde Chile

Melissa Sepúlveda, 22 anni, studentessa in medicina, militante del Frente de Estudiantes Libertarios (FeL) e  femminista libertaria de La Alzada, è stata eletta a metà novembre presidente della Federación de Estudiantes de la Universidad de Chile (Fech) come candidata della lista Luchar, con il 31,2% dei voti. Questa lista è l’espressione di “uno spazio di costruzione politico e sociale nato alla fine del 2011 con la finalità di far convergere differenti interventi di base presenti all’interno dell”Università cilena, portati avanti da organizzazioni ed indipendenti della Izquierda de Intención Revolucionaria che puntano allo sviluppo di un progetto di Università e di formazione al servizio del contesto sociale”, come spiegato nel suo stesso programma. La FeL è una delle anime ed una forza importante all’interno di questa ampia coalizione che non si mobilita solo nelle scadenze elettorali ma che lavora permanentemente negli spazi di costruzione e di mobilitazione, sviluppando una proposta di università all’interno di un progetto di trasformazione sociale radicale del Cile.

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Palestina-Israele, la lotta unitaria di fronte all’innalzarsi dello scontro su tutti i fronti

categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorMonday December 02, 2013 15:37author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione

Quanto più gli sforzi di pulizia etnica messi in atto dai coloni naZionisti israeliani vengono frustrati dalle potenze imperialiste mondiali, tanto più essi si fanno crudeli. Il cedimento di fronte alla richiesta europea di sottoscrivere il bando parziale sugli investimenti nelle regioni occupate nel 1967 viene “compensato” dagli sforzi di sgomberi all’interno dei confini del 1948. Il più imponente di questi sforzi è quello di sgomberare in un colpo solo decine di migliaia di Beduini del sud… e la crescente ribellione che sta mobilitando gli attivisti dentro Israele. Circa 300 attivisti israeliani – Ebrei e Palestinesi- si sono uniti agli oltre 1000 Beduini locali nella manifestazione di sabato pomeriggio.  Centinaia di forze di stato hanno disperso la manifestazione dopo lunghi momenti – in risposta ad un lancio di pietre iniziato da servizi segreti infiltrati. Questa manifestazione è stato il momento più appropriato per la lotta del weekend e per le lotte unitarie contro l’occupazione e contro gli sgomberi striscianti nella regione occupata della Cisgiordania.
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Cosa significa radicare il diritto alla casa nella lotta di classe

categorynorth america / mexico | community struggles | opinion / analysisauthorFriday November 22, 2013 00:14author by S.B. – Rochester Red & Blackauthor addresshttps://www.facebook.com/pages/Expect-Resistance-A-Documentary-on-Housing-Defense-and-Liberation/131551616928675Segnalare questo messaggio alla redazione

Quando si prende in considerazione la creazione di una “Zona No Sfratto”, ricordiamoci che si tratta solo di uno strumento simbolico in un percorso basato sulla lotta di classe.

sfratto

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Palestina-Israele, la fine del colonialismo sionista è già scritta sul muro della separazione

categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorTuesday November 26, 2013 22:33author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione

Mentre cala il peso di Israele nella considerazione delle potenze imperialiste occidentali, aumentano le ordinanze di restrizione. Sebbene Israele sia in stallo in una situazione di scontro che si trascina da tempo, la verità più amara inizia a produrre esclamazioni disperate ed attività scellerate di accelerazione degli sgomberi – sia nella Cisgiordania occupata che all’interno di Israele (soprattutto verso i Beduini). In questi giorni, il fallimento israeliano nello scatenare la guerra in Siria ed in Iran insieme alle sanzioni della UE contro il progetto coloniale nella Cisgiordania occupata, sembrano porsi come un punto di svolta. Sembra che la lotta unitaria contro l’occupazione e la campagna B.D.S. (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) stiano avendo più successo di quello ottenuto a livello locale. Così la lotta unitaria degli Anarchici Contro il Muro con i comitati popolari fà un passo avanti: l’iniziativa dei comitati popolari che fino ad ora dava luogo ad attività sporadiche, sta ora dando luogo ad una convergenza mensile di tutti gli attivisti coinvolti.

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Piazza delle Culture Antifasciste

Pordenone

“L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo” (Pier Paolo Pasolini, 1962)

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