Umberto Caravaggi

* Casalmaggiore (CR), 16/11/1878
† Genova, 08/11/1916

Umberto Caravaggi nasce a Casalmaggiore il 16/11/1878 da Giacomo e Chiara Orsini. Barbiere e venditore di giornali la sua professione. Prima denuncia a diciotto anni e sempre in giovane età prima condanna dal tribunale di Bozzolo per «oltraggio e violenze alla forza pubblica». Legato all’area socialista locale, nel maggio del 1900 subisce il primo arresto (assolto dal pretore di Casalmaggiore) per aver gridato «Viva il socialismo!» in occasione di un comizio elettorale. È dell’anno successivo una sua lettera (giudicata un «espediente» dalla questura), comparsa su L’Eco del Popolo, in cui dichiara il suo distacco dal Partito Socialista. Non databile con precisione la sua adesione alle idee sindacaliste-rivoluzionarie. Partecipa direttamente alle lotte del 1908 a favore del proletariato agricolo parmense ed è da quest’anno che, «dall’analisi di vari giornali», ricorre la qualifica di anarchico; ed è sempre di questo periodo l’inizio della sua collaborazione a L’Edera, il foglio repubblicano che ospiterà diversi suoi contributi, reperibili soprattutto nelle annate 1910, 1911 e 1912 (anni prima si era impegnato nella diffusione, oltre che dell’Avanti, del Grido del Popolo di Torino e dell’Eco del popolo di Cremona, anche di Lotta di classe di Milano e dell’Asino di Roma). In occasione di un «grandioso» comizio (5000 persone) tenuto a Casalmaggiore da Alceste De Ambris, è visto al fianco di quest’ultimo. «Nel 1912 risulta tra i fondatori della locale Camera del lavoro». Nel ’14 figura fra gli «interventisti». È del 18 novembre 1916 l’annuncio, su L’Internazionale di Parma, della sua morte, avvenuta a Genova dieci giorni prima. La notizia è stata reperita da un “pezzo” comparso su La Provincia del 24 ottobre 1993 (anticipazioni di un libro dello storico Giorgio Lipreri, di Casalmaggiore) dal titolo “Da barbiere a socialista-anarchico”, l’occhiello del quale recita: «Inedito ritratto di Caravaggi che abitava in via Romani 16 a Casalmaggiore».

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