Palestina-Israele, nè il freddo nè la neve potrebbero fermare la lotta unitaria

categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news reportauthorTuesday December 17, 2013 00:29author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author emaililan.shalif at gmail dot comauthor address Tel AvivSegnalare questo messaggio alla redazione

Nonostante l’inusuale freddo e la neve, non si sono arrestate le manifestazioni del venerdì contro l’occupazione, contro la repressione e contro gli abusi dei coloni. Gli attivisti israeliani non sono riusciti a raggiungere Qaddum ma erano lì moralmente, mentre Ni’ilin e Bil’in sono più facili da raggiungere, al pari di Sheikh Jarakh dove gli attivisti di Gerusalemme Ovest hanno spalato l’abbondante neve. La lotta dei Beduini e dei loro sostenitori contro gli sgomberi hanno portato al congelamento del Piano Prawer che continua ad essere al centro degli sforzi per far rilasciare i 13 manifestanti di Hura che da due settimane sono ancora in carcere. La lotta contro i campi di concentramento per i profughi africani ha raggiunto un punto di svolta quando circa 150 di loro hanno sfidato il freddo ed hanno iniziato una marcia di 200 km per raggiungere il Parlamento Israeliano a Gerusalemme con il sostegno logistico degli attivisti. In solidarietà con loro, attivisti Beduini del villaggio di Arakib (demolito già 50 volte) hanno deciso di unirsi alla marcia.

Piano Prawer

Pare che alla potente elite israeliana che sta incautamente giocando con il futuro delle masse passive, le siano venuti i piedi freddi quando si sono visti i primi segni di resistenza. I promotori del Piano Prawer per il trasferimento di decine di migliaia di Beduini facevano i prepotenti quando a resistere era solo il villaggio di Arakib… ma hanno perso tutta la loro baldanza quando una manifestazione di massa ad Hura ha messo in evidenza l’allarme di una resistenza diffusa… per poi temporaneamente accantonare la proposta di legge necessaria per l’applicazione del Piano Prawer.

Due settimane dopo la manifestazione di Hura, gli arrestati sono ancora in carcere.

Attivisti Palestinesi-Beduini ed ebreo-israeliani si sono radunati di fronte al tribunale di  Beersheba per protestare contro il protrarsi della detenzione di 13 manifestanti, tra cui 5 minorenni, che si trovano in galera dal 30 novembre, giornata dell’ira contro il Piano Prawer. Tra i manifestanti c’era anche Sheikh Sayah al-Tori di al-‘Araqib, che è stato recentemente liberato in seguito alla sua insistenza di voler vivere sulle sue terre che lo Stato intende espropriargli. Mentre i manifestanti se ne stavano fuori a chiedere il rilascio dei detenuti anti-Prawer, nell’aula di tribunale si teneva un’udienza per la cauzione di un attivista ebreo-israeliano che si trova in carcere dal momento del suo arresto nella giornata dell’ira del 30 novembre. In una udienza precedente, il procuratore di stato aveva respinto i garanti proposti, sostenendo che questi attivisti avevano preso parte alla stessa manifestazione e che condividevano le stesse posizioni ideologiche, sebbene i garanti proposti fossero stati identificati come dipendenti di una ONG che promuove la non-violenza.
Haim Schwarczenberg https://www.facebook.com/photo.php?fbid=463049467148086

La marcia dei profughi

Non hanno nulla da perdere se non le loro catene.
Con un’azione di disobbedienza civile, 150 profughi sudanesi sono usciti dalla “prigione e cielo aperto” di Israele. 150 Sudanesi in cerca di asilo sono attualmente in marcia verso Gerusalemme, da una “prigione a  cielo aperto” nel sud di Israele, per protestare contro il protrarsi della loro detenzione senza processo e per ottenere il riconoscimento del loro stato di profughi. La prima tappa della marcia è stata Be’er Sheva, dove hanno trascorso la notte nella stazione delle corriere, con il supporto degli attivisti locali per cibo e coperte, dato le temperature da gelo. Per altre informazioni sulla marcia:
http://bit.ly/JoFYe8 (foto di Activestills)
https://www.facebook.com/tamar.aviyah.5/posts/142970575…93634
https://www.facebook.com/azezalaraqib.alaraqib/posts/55…08975
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=568274219925641
https://www.facebook.com/media/set/?set=ms.663273120384…52368

Bil’in – venerdì  13-12-13

Manifestazione ridotta a causa del clima gelido: solo in 4 da Tel Aviv e circa 20 del villaggio. Siamo giunti al cancello del muro e ci siamo scontrati con pochi soldati. Dopo che hanno minacciato di arrestarci, sono giunti ad un compromesso e si sono ritirati al di là del muro permettendoci di raggiungere il bosco di Abu Lamun. Al ritorno i soldati ci hanno inondato di lacrimogeni per dimostrare il loro disappunto.
Haitham Al Khatib https://www.facebook.com/haytham.alkhateeb/posts/102020…16855

Qaddum

13 dicembre 2013
Odai Qaddomi https://www.youtube.com/watch?v=PMkXNjF6pf4

manifestazione settimanale del 13.12.2013 a Sheikh Jarrah.
https://fbcdn-sphotos-f-a.akamaihd.net/hphotos-ak-prn2/…n.jpg
https://www.facebook.com/guy.butavia/media_set?set=a.10…92137
https://www.facebook.com/amir.bitan/media_set?set=a.765…37581
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lan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA – Ufficio Relazioni Internazionali

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