Palestina-Israele, la lotta unitaria continua e così pure gli sgomberi striscianti*
categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news report authorThursday October 31, 2013 16:01author by Ilan S. – AAtW, A-Infos, Ahdut (Unity)author email ilan.shalif at gmail dot comauthor address Tel Aviv Segnalare questo messaggio alla redazione
Da un lato abbiamo la montante pressione internazionale su Israele. Dall’altro abbiamo la crescente paura dell’elite israeliana verso queste pressioni e verso la minaccia che possano aumentare in futuro. Nonostante ciò, come risposta disperata, sono immensamente cresciuti gli sforzi da parte dell’esercito israeliano e dei coloni irregolari nel procedere agli sgomberi striscianti dei palestinesi. I Beduini israeliani devono fare i conti con il piano Farwer che prevede il trasferimento di metà dei loro villaggi in città di concentrazionarie. I Palestinesi della Valle del Giordano e dell’area a sud di Hebron sono oggetto di maltrattamenti e lentamente vengono spinti ad andarsene. Proseguono le demolizioni e le confische di abitazioni a Gerusalemme Est occupata. La lotta unitaria persiste a Bil’in, Ni’lin, Nabi Saleh, Qaddum, Ma’sara, Sheikh Jarrah, e sulle colline sud di Hebron – e non si fermerà.
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Palestina-Israele, la bassa marea della lotta unitaria nel contesto della generale disillusione
categorymashriq / arabia / iraq | community struggles | news report authorWednesday October 23, 2013 16:15author by Ilan S. – AAtW, ainfos Ahdut (Unity)author email ilan.shalif at gmail dot comauthor address Tel Aviv Segnalare questo messaggio alla redazione
L’alta marea della lotta sociale a livello mondiale e nella nostra regione di solo 2 anni fa si è ritirata nella disillusione. Le azioni dirette unitarie a Bil’in, Ni’lin, Nabi Saleh, Qaddum, Ma’sara, Beit Ummar, Sheikh Jarrah hanno perso in quantità. Uno delle cause sta nella politica del bastone e della carota messa in atto nel sistema di occupazione israeliana. Come ad esempio il significativo aumento dei permessi di lavoro dati ai Palestinesi all’interno di Israele ed una politica più lasca verso i “palestinesi illegali” che lavorano in Israele. La ristretta politica della corrotta autorità palestinese non dà speranze nè ai militanti di base nè agli attivisti radicali in Israele. La speranza di un imminente cambiamento radicale indotto su Israele dalle pressioni internazionali e la bassa marea sia nella più generale lotta sociale che nel campo palestinese hanno fatto calare il numero e le energie degli attivisti vicini agli Anarchici Contro il Muro. Una scintilla di speranza è però quella scaturita dall’emergere del gruppo comunista anarchico israeliano Ahdut (Unità) a cui ho recentemente aderito.
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Palestina-Israele, la lotta unitaria di base continua nel crack delle elite governanti
mashriq / arabia / iraq | community struggles | news report Tuesday October 15, 2013 04:36 by Ilan S. – Ahdut, Anarchists Against the Wall, ainfos
La tensione nell’aria è alta – in attesa di vedere se la cresciuta pressione internazionale su Israele porterà a qualche risultato. Il contributo di Israele alle potenze imperialiste è strettamente legato ai compromessi in Siria ed in Iran ed alla diminuita dipendenza USA dal petrolio del Mediterraneo. L’atteso ritiro di Israele almeno da alcune aree della Cisgiordania fa aumentare gli sforzi dei coloni e delle forze di stato nell’accelerare gli sgomberi striscianti dei contadini e dei pastori palestinesi dalla Valle del Giordano e dalle Colline di Hebron. Gli attivisti israeliani si sono uniti (soprattutto nel weekend) ai contadini palestinesi nel fare da deterrente ai maltrattamenti dei coloni supportati dalle forze di stato. La lotta unitaria nelle consuete località a cui partecipano gli Anarchici Contro il Muro prosegue. A Bil’in, Ni’ilin, Nabi Saleh, Qaddum, ed anche Sheikh Jarakh ha visto la presenza di internazionali.
La riluttante elite palestinese al governo si ritrova coinvolta nella lotta popolare soprattutto a Bil’in. Si fanno vedere di tanto in tanto per raccogliere fondi- come per la conferenza annuale.
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Fiaccolata a Cremona per ribadire il diritto alla casa e sostenere l’occupazione della palazzina di via Platina 52.
Partiamo dalla palazzina di Via Platina ed “attraversiamo” la città, per incontrare la gente e parlarle di dignità e diritti. Rendiamo concreto il calore e la solidarietà che in questi giorni di occupazione hanno scaldato più di un cuore! Mercoledì portiamo quel calore per le strade di Cremona.. In Via Platina non abitano solo famiglie con un problema abitativo, ci abita la dignità e quella una volta insediata è difficile da sgomberare!
I 7 punti cardinali di questa mobilitazione saranno:
1. Moratoria degli sfratti;
2. contro l’accorpamento dell’ALER in ALPE (per impedire la svendita del patrimonio pubblico);
3. modifica delle clausole e dei regolamenti obsoleti per l’accesso in graduatoria di italiani e stranieri;
4. contro i tagli delle utenze per morosità incolpevole;
5. per il reinvestimento degli introiti ERP all’interno dell’ERP;
6. contro l’ipotesi razzista della giunta Maroni di portare il periodo minimo di residenza nelle città lombarde degli stranieri per accedere alla graduatoria da 5 a 10 anni.
7. Per il diritto alla casa.
INVITIAMO TUTTI/E I/LE PARTECIPANTI A PORTARE FIACCOLE, TORCE E CANDELE VARIE PER PORTARE ANCHE SOLO SIMBOLICAMENTE UN PO’ DI LUCE E CALORE NELLE VIE DELLA NOSTRA CITTà PER CHI NE HA BISOGNO E PER TUTTI/E NOI!
CONCENTRAMENTO ORE 20:30 IN VIA PLATINIA DAVANTI ALLA PALAZZINA OCCUPATA.
PARTENZA ORE 21:00.
La fiaccolata è indetta dal Comitato Antisfratto, Comitato Acqua Pubblica per i Beni Comuni, ACG Controtempo, PRC Cremona, PdAC Cremona, Fdca Cremona.
STOP SFRATTI! PER IL DIRITTO ALLA CASA!
Tonnare
italia / svizzera | migrazione / razzismo | opinione / analisi Thursday October 10, 2013 19:45 by Elledì – FdCA (a titolo personale)
Carne da pesce, schiavi che non sopravivono al viaggio fino al mercato globale in cui, unica concessione alla modernità, invece di essere battuti all’asta cercheranno, spesso invano, di vendersi a poco prezzo.
Cascina di Cingia Via Casaletto di sotto 13 – 26042 Cingia de’ Botti (CR), tel. 327 8798169
Ottobre, si sta come tre foglie sugli alberi?
Abbiamo passato mesi di soporifera assuefazione agli psicodrammi di una politica istituzionale sempre più avvitata sull’autoconservazione. Una politica paga della riuscita trasformazione autoritaria impressa dalle politiche neoliberali della oligarchia finanziaria. Una elite che ormai comanda ed impera in tutto il mondo, totalmente sorda alle necessità e alle urgenze di una crisi causata dall’esproprio delle ricchezze a danni delle forze più deboli della società. Ma ora le realtà di lotta e di opposizione ricominciano a muovere qualche passo.
In mezzo al mar …
E’ lungo l’elenco delle stragi di bambini, donne e uomini che sono annegati nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere la “Fortezza Europa”.
C’è chi non ce l’ha fatta, a metà del mese di luglio, nel tentativo di raggiungere la spiaggia vicino Catania, chi alcuni giorni fa quelle di Scicli, vicino Ragusa, molti in questi giorni in mare aperto o a pochi metri dalla riva nel tentativo di raggiungere la costa di Lampedusa.
Nel solo 2011 almeno 1500 esseri umani sono annegati nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere la “Fortezza” (rapporto Amnesty giugno 2012) e nel periodo 1988-2011 ne sono morti in media 4-6 al giorno. Insieme ai CIE e ai lager dai nomi eso¬tici del resto d’Italia (come il CARA di Mineo dove in questi giorni 200 somali hanno duramente protestato) queste morti sono la punta di diamante del “respingimento” e della “tolleranza zero”.
E’ il razzismo che rende insicuri, che divide i nostri cuori e che arricchisce i padroni.
Lavorare in regola, essere curati, poter mandare i figli a scuola, circolare liberi per il mondo: è questo che ci rende più sicuri.
NESSUN ESSERE UMANO E’ILLEGALE.
Contro ogni razzismo – Solidarietà e Libertà. Per la libera circolazione degli esseri umani e non solo delle merci, per la garanzia immediata dell’asilo politico a chi fugge dalle guerre e dalla fame e per l’abolizione della Turco Napolitano e della Bossi Fini.
- Federazione Anarchica Italiana: – Gruppo “M.Bakunin” JESI
- Gruppo “F. Ferrer” CHIARAVALLE
- Alternativa Libertaria\FdCA sez. FANO\PESARO
- Anarchiche e Anarchici VALCESANO
- Gruppo Anarchico “Kronstadt” ANCONA
I Figli dell’Officina I Gruppi Anarchici d’Azione Proletaria (1949-1957)
Guido Barroero
Nella prima metà degli anni ’50 del XX secolo, in una dimensione internazionale caratterizzata dalla dura contrapposizione tra i due blocchi egemoni (USA vs URSS), i Gruppi Anarchici di Azione Proletaria cercarono di sottoporre a una rigorosa analisi la mutata struttura dello sfruttamento capitalistico, sforzandosi di coglierne novità e linee di tendenza, analizzarono l’azione dell’imperialismo internazionale, comunque mascherato, cercando di coglierne le caratteristiche e tentarono di formulare una proposta strategica capace di opporsi al disegno complessivo dell’imperialismo. Continua a leggere