Alternativa Libertaria/FdCA – federazione provinciale cremonese, esprime la propria totale solidarietà ai tre compagni condannati dalla Corte d’appello di Brescia a seguito di quanto avvenuto nel corso della manifestazione svoltasi a Cremona il 24 gennaio 2015.
Le imputazioni di “devastazione” e “saccheggio” e la conseguente condanna induriscono e peggiorano sensibilmente quanto contenuto nella sentenza di primo grado; e in un caso, addirittura lo ribaltano, come si verifica per un compagno precedentemente assolto dai reati ascrittigli.
Un’altra volta constatiamo come certa parte di Magistratura non esiti nel far ricorso a metodi, criteri e strumenti tipici di quel famigerato Codice Rocco, di genuina memoria fascista, per tentare di “normalizzare, razionalizzare” e, saremmo tentati di dire, “mettere la mordacchia” al dissenso, sociale e politico, ogni qualvolta esso si manifesti.
Un’altra volta registriamo come certa stampa si compiaccia di tali sentenze, adducendo elevati e “solidi” argomenti quali il decoro urbano.
Una volta di più prendiamo atto della postura di qualche “anima bella” di settori che proditoriamente seguitano a dirsi antifascisti, nel mentre equiparano la violenza di chi aggredisce a quella di chi viene aggredito.
Una narrazione, questa, capace di rimuovere i motivi di fondo per i quali si è dato vita a quella manifestazione, così riassumibili: una squadraccia fascista di aderenti a CasaPound decide di assaltare lo spazio ed i militanti del Centro Sociale Dordoni, riducendo in fin di vita il compagno Emilio Visigalli.
Ed allora noi, oggi, come sempre, ribadiamo fermamente la nostra incondizionata solidarietà ai compagni colpiti dalla repressione, riaffermiamo valore e forza dell’antifascismo politico e militante, ed il nostro restare sempre al fianco di chi lotta per un mondo più libero e giusto.