Ancora uno sgombero, ancora uno spazio di socialità, aggregazione e mutualismo che viene sottratto alla collettività per tornare nelle mani di speculatori e palazzinari senza scrupoli.
Questa mattina, mercoledì 30 maggio, lo Spazio di Mutuo Soccorso Ri-Make è stato sgomberato.
Un’esperienza di appropriazione collettiva che nasce 4 anni fa, nel bel mezzo della crisi economica, recuperando uno stabile abbandonato da decenni e rendendolo alla comunità ( ex sede della Banca Nazionale del Lavoro) del quartiere Affori, periferia nord di Milano, proponendo un progetto politico autogestito e autorganizzato che negli anni ha visto nascere una mensa popolare, un mercatino biologico, una sala studio, una sartoria e decine di altri laboratori a disposizione di chiunque ne avesse necessità.
Un luogo liberato dalle logiche di mercato e del capitalismo predatorio, ed è proprio per questo che fa paura, viene espulso come un corpo estraneo dai processi di gentrificazione, che “attraverso interventi di riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati”, come riportato sul decreto legge sulla sicurezza e il decoro urbano, creano un modello di città vetrina, emanando daspo urbani e sgomberando luoghi di aggregazione e socialità.
Anche in un momento difficile come quello dello sgombero, le compagne ed i compagni di Ri-Make hanno ricevuto la solidarietà attiva di coloro i quali da via Astesani sono passati, ne hanno vissuto gli spazi ed hanno dato una mano nel creare un punto di riferimento per il quartiere e non solo. E’ per questo motivo che Ri-Make deve continuare ad esistere e a resistere.
Alternativa Libertaria è solidale con le compagne e i compagni di Ri-Make.
(immagine tratta dalla pagina Facebook di RI-MAKE)