Faustino Alvani

* Cremona, 27/02/1847
† ?

Residente a Vernasca, Piacenza, è bracciante. La Questura di Cremona lo definisce «sovversivo» e nelle Riservate compare la qualifica «sospetto anarchico». Nel Cenno Biografico della Prefettura di Piacenza al 31/12/1903, lo si descrive come persona che «nell’opinione pubblica riscuote buona fama». Emigra in Francia dal 1880 al 1894. Frequenta abitualmente contadini e braccianti. Si riportano le sue dichiarazioni favorevoli a Caserio con le parole «aveva fatto bene a ucciderlo». Le comunicazioni provengono dal piacentino dove si era trasferito (Comune di Vigoleno) nel 1904. In una comunicazione del 30/01/1908 lo si segnala in Prussia per ragioni di lavoro. La sua condotta è tale da proporne a più riprese la radiazione dallo schedario dei sovversivi biografati. In tre comunicazioni della Prefettura di Piacenza (06/09/1912, 07/03/1913 e 12/03/1913) è qualificato come anarchico. L’ultima nota della Regia Questura di Piacenza, nel mentre ricorda la radiazione dallo schedario dei sovversivi, con nota n. 14310, datata 06/06/1913, rammenta pure che, da quando è «emigrato in Francia nel 1912, non ha più fatto ritorno qui [a Piacenza e provincia] e non ha più dato sue nuove a chicchessia. Le ricerche, effettuate anche presso il Comune di Cremona, non hanno mai dato esito alcuno». [vc, db]

Fonti:
ASCr, Quest.-Sovv., ad nomen.

Presente in:
ASC, CPC.