Ausonio Giovanni Bertoletti

* Isola Dovarese, 01/09/1861
† ?

Residente in Argentina, barbiere, tessitore. Figlio di Venceslao e Santini Maria Elisabetta. Iscritto alla Rubrica di frontiera.
In una Riservata della Regia Prefettura della Provincia di Cremona del 03/04/1889 si legge: «tessitore […] apparteneva anche all’Associazione Internazionale fondata dal Cipriani». A quest’anno risale la «sua emigrazione in America», come comunica il Municipio di Isola Dovarese in data 05/03/1904. Secondo le fonti era diretto a Buenos Aires ma, secondo quanto riferisce il Console d’Italia a Buenos Aires, in una nota del Ministero dell’Interno del 20/11/1906, «non fu mai visto qui, né all’epoca in cui avrebbe dovuto giungervi, né poi».
Nel frattempo Bertoletti è diventato, nelle note che si succedono, anche barbiere e scrivano, e in una di queste, datata 20/07/1909, si precisa che «fu per circa 7 anni in Francia; ritornato a Isola Dovarese vi rimase 7 o 8 mesi. Da circa 20 anni fa si trasferì con la madre in America senza dar più contezza di sé. Dicesi facesse parte di una associazione Anarchica Francese […] non coprì cariche pubbliche. In Isola Dovarese il Bertoletti è quasi sconosciuto».
Se ne segnalano spostamenti in varie città italiane attorno agli inizi degli anni Dieci (gli organi preposti al controllo spaziano da Torino a Viterbo a Firenze…) e i telegrammi, spesso reinviati poiché accompagnati da rimostranze sulla loro indecifrabilità (!?), sono frequenti; in uno di questi, ad esempio, il Ministero dell’Interno, in data 04/10/1911, sollecita «rintraccio vigilanza anarchico Bertoletti Ausonio fu Venceslao il quale sarebbe passato da Torino prima di portarsi a Marsiglia per ritornare in America». Infine, in una Riservata, sempre del Ministero dell’Interno, il 09/12/1912 si annuncia che sono giunte dal Consolato notizie certe riguardo all’«anarchico biografato», e cioè: «è stato potuto rintracciare a Fragueyre, dove lavora come fittavolo e piccolo arrendatario […]. Sperduto nell’immensa campagna Argentina la sua vita deve essere necessariamente uniforme, non avendo altri contatti all’infuori di quelli famigliari».
Alla Regia Questura di Cremona arrivano due Riservate: nella prima, datata 06/06/1923, con l’espressione «barbiere qualificato anarchico, però di buona condotta morale», e nella seconda, del 15/07/1925, con le parole «Durante il tempo che egli risiedette in Isola Dovarese, professò idee anarchiche ed era ritenuto pericoloso». Concetti e definizioni ribaditi in note dell’11/03, del 07/07 e dell’11/12/1927.
Dal ’28 al ’31 è un continuo richiedere sue informazioni e aggiornamenti, ma senza esito alcuno. È in una di queste, quella del 06/05/1929, che si precisa l’anno, il 1903, del temporaneo – 2 mesi – rimpatrio. Si prosegue in tal modo: il 27/01/1934, per esempio, dal Ministero dell’Interno se ne sollecita «la inscrizione nella rubrica di frontiera per perquisizione e segnalazione» e infatti, pochi giorni dopo, il primo di febbraio, dalla Regia Questura di Cremona si dà l’indicazione precisa: «anarchico da perquisire e segnalare». “Cala il silenzio” per diversi anni e poi, nel 1947 (!), in comunicazioni dei giorni 12/08, 25/08 e 17/09, provenienti dal Ministero dell’Interno e dirette alla Prefettura di Cremona, si ufficializza che Bertoletti Ausonio Giovanni fu Venceslao – solo nella prima, del 12/08, ricorre la qualifica di «Anarchico» – «è stato radiato da questo Casellario Politico Centrale». [vc, db]

Fonti:
ASCr, Quest.-Sovv., ad nomen.
J. Meda, Sovversivi. Arditi del popolo, antifascisti e fuoriusciti nell’Alto Casalasco (1919-1932), Isola Dovarese (CR), Laboratorio della Memoria.