* Cremona, 04/11/1895
† fronte del Carso, 23(?)/05/1917
Figlio di Giovanni e Bertoli Maria, fornaio. Dall’Intendenza della III Armata – Stato Maggiore, in data 13/11/1916 si segnala che Badaracchi, «soldato della 7ma Sezione panettieri è in relazione con l’anarchico Attilio Diolaiti di Bologna», perciò vigilato, anche perché, in uno stesso giorno, ha inviato cinque cartoline alle cinque persone che seguono: Donati Alessandro, Piria Giovanni, Arcari Natale, Cavalli Giovanni, Lise Giovanni e, pur precisando che il soldato Badaracchi «ha serbato sempre buona condotta», si conclude: «ma il fatto che egli sia in corrispondenza epistolare con anarchici, fa ritenere che egli pure militò fra i sovversivi». Un telegramma-espresso di Stato della Questura di Bologna inviato al Ministero dell’Interno il 14/01/1917 chiede informazioni in quanto «al Congresso anarchico qui tenutosi il 31 del decorso dicembre inviò la propria adesione personale da codesta città tal Badaracchi, non meglio indicato». La Questura di Bologna, il 27/02/1917, ricostruisce la vicenda e la necessità di controllare Badaracchi partendo dal rinvenimento, a casa dell’«anarchico pericoloso biografato Diolaiti Attilio», di una cartolina a questi inviata da Badaracchi. Si aggiunge: «inoltre avrebbe comunicato al Diolaiti (se ne ignora la ragione) i seguenti indirizzi: Lise Giovanni via dei Mille 39 Cremona, Buslezza Giovanni via Sant’Antonio del fuoco 1 Cremona, Piria Giovanni via Camposanto 1 Cremona, Arcari Antonio (o Natale) via Ospedale dei Bambini 2 Cremona, Cavalli Giovanni calzolaio Corso Garibaldi 98 (o 58), Bottai Serafino via Palestro 12 Cremona». Il questore conclude motivando ancor di più la sua richiesta con la necessità di individuare «se anche gli individui da esso indicati al Diolaiti appartengano (come ritengo) al Partito anarchico». Da Cremona, il 02/03/1917, si risponde che Badaracchi, abitante in via Porta Mosa 7, fornaio, «militava qui nelle fila sindacaliste senza però aver dato speciali motivi e appunti sul suo conto». Si ritiene che sia stato aderente all’USI Cremona.
La nota che chiude il fascicolo, indirizzata al Questore di Cremona in data 06/06/1923, recita: «il sovversivo Badaracchi […] risulta morto in guerra il 09/05/1917».
Nell’Albo d’Oro dei Caduti della Grande Guerra si riporta quanto segue: «Soldato 90 Reggimento fanteria, nato il […] distretto militare di Cremona, morto il 23 maggio 1917 sul Carso per ferite riportate in combattimento».
Atto di Morte n. 112, redatto il 31/07/1917: secondo il rapporto, «morto in seguito a ferite alla testa da scheggia di granata sepolto sul Campo […] nelle vicinanze di Versic […] come consta da verbale di morte redatto dal Comandante la Compagnia Tenente Raimondi Carlo». [vc, db]
Fonti:
ASCr, Quest.-Sovv., ad nomen.
AA.VV., Ottant’anni di lotte del movimento sindacale cremonese, Cremona, CGIL – CdL, 1974.
Militari caduti nella guerra 1915-1918.