Giuseppe Antonio Ambrogio Barbieri

* Stagno Lombardo, 02/06/1879
† ?

Residente in America Meridionale, meccanico. Figlio di Giovanni e Ghisani Lucia. Iscritto alla Rubrica di frontiera. Tutta l’attenzione verso Barbieri (dal 1910 al 1942) – si rileva dai primissimi incartamenti, che risalgono al febbraio 1910, di una documentazione corposa ma “monocorde”, ossia esclusivamente protesa ad averne notizie che invece non giungeranno mai, definito «anarchico comunista» – discende dal suo ipotetico coinvolgimento nell’attentato al capo della Polizia di Buenos Aires. Barbieri «era compagno di Simon Radowisky l’autore del recente assassinio del col. [Lorenzo Falcòn] capo della Polizia di Buenos Aires […] lavorava con lui nella stessa officina dove […] cominciò a preparare la bomba omicida». Da qui la mobilitazione e il raggio internazionale della ricerca (Consolato Generale a Buenos Aires), sempre infruttuosa. Nel luglio 1911 si ipotizzava che, «per sottrarsi all’eventuale arresto in conseguenza delle persecuzioni contro gli anarchici», si fosse trasferito da Campana, dove soggiornava, alla Regione di Rosario Santa Fè. La continua richiesta di informazioni inoltrata a famigliari rimasti nel luogo natio, amici, parenti, non dette alcun esito positivo, dato che un silenzio durato circa quarant’anni – dopo che la famiglia, benestante, emigrò una prima volta per il Brasile il 31/10/1881, rimpatriando nel 1884, ed emigrò nuovamente e definitivamente il 18/05/1888 per la Repubblica Argentina (a Campana) – rendeva impossibile agevolarne il rintraccio. [vc, db]

Fonti:
ASCr, Quest.-Sovv., ad nomen.

Presente in:
ASC, CPC.